Non tutte le querele hanno lo stesso peso.
In qualità di giornalista investigativa, nonché di laureata in giurisprudenza, per diversi anni ho seguito la vicenda giudiziaria conosciuta come la “strage di Erba”, raccogliendo le notizie diffuse da coloro che a vario titolo potessero essere in grado di fornire utili informazioni alla ricostruzione dei fatti in questione, ma soprattutto documentandomi personalmente, tramite il diretto contatto con ogni persona informata dei fatti e/o in grado di poter dare in qualche modo un contributo al raggiungimento della verità.
La pagina fb e l'Associazione
Avevo anche aperto una pagina Facebook allo scopo di avviare un dibattito in ordine al tragico evento. “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti”, nelle cui informazioni avevo chiaramente spiegato:
“Non sono affatto convinta della colpevolezza di Rosa ed Olindo. Ormai sono stati condannati, ma è giusto ripensarci. Se fosse stato un clamoroso errore giudiziario? Vorrei poterne parlare con calma e serenità senza insulti. Troppe cose sono state trascurate, troppi elementi non tornano. Della vicenda si conosce troppo poco. Nella pagina troverete atti del processo ed una vasta rassegna stampa, nonché i riferimenti delle trasmissioni in cui è parlato della strage di Erba”.
Tale lavoro è poi sfociato nel libro dal titolo: “«NON SIAMO STATI NOI». La strage di Erba dalla parte di Rosa e Olindo”, finalizzato a dare seguito e voce soprattutto a chi credeva nell’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, sulla base degli atti entrati nel processo, e non solo.
Un racconto caratterizzato da un approfondimento delle scelte e dei limiti investigativi e dalla descrizione dell’ambiente sociale delle persone coinvolte; un testo mediante il quale fornire nuove evidenze, nuove tracce, nuove teorie, in grado di poter considerare la condanna di Rosa e di Olindo un vero e proprio caso di errore giudiziario, il tutto, comunque, sempre con la possibilità di trovare anche la prova decisiva ed inconfutabile della loro effettiva colpevolezza.
Prendendo spunto dalla vicenda avevo anche fondato l’Associazione “Gli amici di Rosa e Olindo“, che si occupava anche di cold case, malagiustizia e persone scomparse; associazione mediante la quale poter dare un sostegno alla riapertura delle indagini in ordine a vicende giudiziarie che avevano lasciato aperti troppi interrogativi.
Ma, una volta terminato l’iter giudiziario con l’emissione della sentenza di condanna degli indagati da parte della Suprema Corte di Cassazione, il Signor Giuseppe “Beppe” Castagna, fratello e figlio delle defunte Raffaella Castagna e Paola Galli, aveva innalzato il proprio livello di insofferenza nei confronti di chiunque mettesse in discussione la sua versione dei fatti e le decisioni adottate dalla competente Magistratura in occasione dello svolgimento dei tre gradi di giudizio, mandando messaggi privati a molte persone coinvolte in discussioni circa la colpevolezza di Rosa e Olindo, in primis alla sottoscritta.
Beppe Castagna, infatti, analizzava con la massima attenzione ogni notizia che veniva pubblicata da qualsiasi organo televisivo, di stampa e da qualsiasi altro mezzo di comunicazione, tra cui ovviamente Facebook. Attività che aveva determinato l’instaurarsi di una palese sensazione di disprezzo e persino di odio, come ammesso da egli stesso in occasione di varie conversazioni intercorse tra di noi, nei confronti di chiunque a vario titolo si schierasse a favore dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
Alla domanda se fossi io l’amministratrice della pagina, così rispondevo nel lontano 2011: “Buon giorno, sono io l'amministratrice del gruppo per Olindo e Rosa. Sono molto contenta che ci abbia contattati. La vicenda mi è sempre stata a cuore e mi rimane, non so spiegare bene perché, la convinzione che giustizia non sia stata fatta. sarei felice di poter parlare direttamente con Lei a titolo esclusivamente personale. Grazie”.
Questa fu la risposta, ancora nei limiti dell’educazione: “Non le dico quanto stia a cuore a me ... Io sono convinto che con il pronunciamento della cassazione, che in teoria dovrebbe confermare le due precedenti condanne, giustizia sarà fatta.
Ho seguito ogni udienza dei due precedenti gradi di giudizio con enorme attenzione e non smetterò mai di ripetere che mai e poi mai mi sarei accontentato di due capri espiatori.
Nel dibattimento sono stati snocciolati tutti i dubbi della difesa, sono sempre gli stessi ... e confesso che alcuni mi avevano al momento colpito, ma erano poi stati subito chiariti o da un testimone o da un perito, a volte addirittura questi testimoni o periti erano stati chiamati a favore degli imputati, come quando Torre senza leggere le confessioni come da lui ammesso, riconobbe dalle foto delle autopsie le pugnalate con un piccolo coltello, come rivelato da Olindo, con tanto di particolari della lama rotta ... O come quando Schembri voleva in ogni modo dimostrare che mia sorella avesse paura di qualcuno che l' aveva minacciata e per questo chiamò una sua amica a testimoniare la quale disse chiaramente che Raffaella era terrorizzata dai due coniugi Romano ... senza parlare della sicurezza con cui Frigerio indicò Olindo come suo assassino. Lei come si spiega che sia Olindo che Frigerio raccontano allo stesso modo il momento del loro incontro sul pianerottolo ? la porta che si apre, si richiude e si riapre ancora, l' aggressione, Rosa che esce da dietro di cui Frigerio descrive solo il movimento e la presenza ma nella sua onestà dice di non essere certo che fosse lei, lo presume ... L' odio che i due provavano per Raffaella è indiscutibile e se devo essere sincero l' ho scoperto durante il dibattimento, molte cose lei le teneva nascoste, mio padre le aveva detto più volte che sarebbe stato meglio cambiare casa, ma lei non ne voleva sapere. Su questo punto io mi sento ancora in colpa, quando li arrestarono nei primi mesi ho provato rabbia nei suoi confronti, ero convinto che la morte di mia mamma del piccolino e della signora Valeria fosse in parte da imputare anche a lei, ero convinto che a causa dei suoi comportamenti o delle sue frequentazione avesse in qualche modo fatto impazzire i due vicini, durante il processo a Como i testimoni che rilasciarono dichiarazioni su questo argomento, vicini e amici, raccontarono una storia diversa da quella che mi ero costruito, mia sorella era vittima quanto le altre, vittima di un odio cresciuto per invidia e ignoranza ... C' è la possibilità che in Cassazione i giudici decidano per una perizia psichiatrica ... Per me non ci sarebbe alcun problema ad accettarla, come non avrei avuto alcun problema ad accettarla nei due gradi precedenti, non voglio, non vogliamo vendetta, vogliamo giustizia e abbiamo molto rispetto e fiducia per chi la esercita.
Le confesso che tra l'altro mi farebbe un po’ meno male sapere che i miei cari sono morti per follia e non per odio.
Mi scusi se non le confermo la sua richiesta di amicizia, sono convinto che ne capirà i motivi.
La saluto con un consiglio, faccia un paio di ricerche sui vari innocentisti, avvocati, periti e giornalisti ... Avrà tante risposte ...”.
A ciò rispondevo: “La ringrazio per la cortese risposta. Avvocati, periti e giornalisti spesso seguono l'onda più comoda.
In una corte come in un condominio è normale che vi siano dissapori ed incomprensioni che possono sfociare in eventi tragici. Non è la prima volta. Tra le altre cose, mi meraviglia che non sia stata eseguita una perizia psichiatrica su entrambi. e questo è uno dei lati oscuri. Come pure il riconoscimento del Frigerio che non mi convince, e non mi convincerà mai. Come Le dicevo, non tengo tanto alla assoluta innocenza di Rosa e Olindo, ma soprattutto che venga veramente fatta luce su tutti gli aspetti, per non correre il rischio che le uniche e sole vittime rimangano senza giustizia.
Solo questo spero. Istintivamente qualcosa non mi quadra, ma forse è solo emotività e nervoso dovuto ad alcune ricostruzioni giornalistiche dove si sono enfatizzati alcuni aspetti di Olindo e Rosa come coppia, quasi a volergliene fare una colpa di essere innamorati. certo persone strane, in un loro mondo, ma non per questo necessariamente degli spietati assassini. Solo perplessità ecco tutto. Non me ne voglia. Dovessero, senza ombra di dubbio, risultare colpevoli, sarei la prima a porgerLe le mie scuse e a crocifiggerli. Per ora resto nel dubbio. Le auguro davvero che la vicenda si chiarisca definitivamente, perché tutti possano avere pace. Grazie”.
La mia posizione mi pare decisamente chiara: ho molti dubbi sulla loro colpevolezza, ma se “dovessero, senza ombra di dubbio, risultare colpevoli, sarei la prima a porgerLe le mie scuse e a crocifiggerli”.
In data 6 Maggio 2011 il Signor CASTAGNA comincia a dimostrare una palese insofferenza in ordine a quanto viene pubblicato: “Signora Paola, mi spiega come mai pubblica post dalla mia bacheca e dalla bacheca di mio fratello? perché ci osserva ? Non capisco, si sta ricredendo o ci vuole esporre in qualche modo alla pubblica gogna degli appartenenti al suo gruppetto di fans del quadrupede a 2 teste ?”.
Premettendo che i loro profili erano visibili, questa fu la mia risposta: “Voglio essere imparziale il più possibile, senza dare solo le notizie da un unico punto di vista. Non è un osservare malevolo, anzi è veramente un sincero cercare di capire, con tutta l'obiettività di cui sono capace. Le dicevo che la mia è più una sensazione che qualcosa non sia stato fatto nel migliore dei modi, certamente non una certezza. vorrei sapere i fatti dai diretti interessati, chi ancora c'è, ovviamente. e mi scuso ancora per rinnovare il dolore. Potessi, sentirei anche quel personaggio di ***in fondo sono stata una giornalista, la tessera l'ho ancora, anche se non esercito e non mi piace prendere le cose preconfezionate. Per ciò Le avevo chiesto l'amicizia, proprio per poterne parlare a "tu per tu" anche se via fb. Ovviamente non ho sposato la tesi della loro innocenza senza se e senza ma. Sto solo cercando di capire, mi creda, in tutta obiettività. La ringrazio ancora.
La definizione di quadrupede a 4 teste comunque, sinceramente, non è degna di un Magistrato....la trovo fuori luogo, odiosa e preconcetta. Allora lo erano anche Fellini e la Masiero, Raimondo e Sandra...”.
Si alzano i toni
E, da questo momento, i suoi toni si alzano, infatti comincio ad essere fatta oggetto di messaggi del tipo: “Tutta sta gente compresi i suoi genitori non hanno crudelmente ammazzato 4 innocenti fra cui un bambino di appena due anni ... Cazzo a mia sorella e a mia madre Olindo ha sfondato il cranio con un tondino di ferro, Rosa ha sgozzato al piccolo Yousi tenendogli la mano destra sulla faccia e facendogli passare il coltello con la mano sinistra 2 volte sulla piccola gola ...Questi due mostri non sarebbero degni di vivere. Io trovo odioso il suo atteggiamento. Sono stato gentile fin troppo con lei, ho avuto pazienza, perché mi è bastato leggere fra le righe dei suoi messaggi e sbirciare fra le sue poche informazioni visibili per farmi un' idea, anche se avevo creduto ci fosse un minimo di spazio per riportarla alla realtà, per questo motivo ho tentato di aprirmi con lei.
Credo di aver capito il motivo per cui lei ha tanto a cuore i due assassini, perché molto probabilmente si riconosce in loro, nella loro solitudine, nelle loro manie, nelle loro gelosie, nelle loro delusioni ...non serve essere uno psicologo, addirittura anche lei litiga con i suoi vicini ...Dica alla sua amica sensitiva ... che non mi fa affatto piacere che una fan del quadrupede Olindoerosa abbia fatto un gruppo in memoria delle sue vittime. ADDIO. non sprechi tempo a rispondermi, non me ne frega niente di quello che pensa”.
Ovviamente sempre nella messaggistica privata e spesso con l’avvertenza: “Le ricordo che comunque lei come amministratrice del gruppo è ugualmente responsabile di quello che viene scritto o postato”.
Poi, periodicamente, messaggi d’addio:
“……………Non credo abbiamo altro da dirci, confido nel fatto che lei mantenga questa nostra corrispondenza privata”.
La promessa
Nel 2012 mi fa pure una promessa:
“Le faccio una promessa, il giorno che lei accetterà la verità e cancellerà questo orrendo gruppo, la inviterò a pranzo o a cena in un bel ristorante, insieme anche alla mia famiglia al completo. buona giornata”.
Invece, a questa mia domanda, sempre seguente ad un suo intervento privato dopo un post sulla pagina: “Cioè: Olindo dice che sono saliti sulla macchina PRIMA di lavarsi? Allora altro che una minuscola macchietta dovevano trovare. La macchina doveva essere imbrattata! O no? Una descrizione un po’ più precisa del tappeto l'hanno mai fatta??? Olindo e Rosa separatamente....?”, scaturita dalla sua reazione ad un mio post sulla pagina, così rispondeva:
“Ma ci è o ci fa ? sa leggere ? avevano i guanti, si sono completamente spogliati, si sono completamente cambiati ... vestiti puliti, scarpe pulite .... con che cosa avrebbero dovuto imbrattare la macchina ??? O NO ? Anche Rosa parla del tappeto separatamente, non mi faccia cercare anche la sua confessione a proposito….ect”.
Poi rincara la dose: “Chi li ha Giudicati ha tenuto conto delle innumerevoli prove, non di inutili chiacchiere da bar. Le sue considerazioni, anche nella sua ultima risposta, denotano una profonda ignoranza, le potrei rispondere inviandole altre pagine della sentenza, le confessioni, le testimonianze ... Tutto, se non lo sa, è stato dimostrato, gli inquirenti hanno anche rifatto, con loro, lo stesso tragitto verso Como, con la loro macchina, guidata da Olindo, partendo proprio dalla lavanderia, cronometrando ogni singolo gesto (*Peccato che proprio questo “esperimento” sia stato viziato da un grave errore di fondo, in quanto NON è stato rifatto lo stesso tragitto che avrebbero dovuto fare! NOTA MIA ATTUALE). Ma non è il caso di perdere altro tempo, lei preferisce leggere quei librucoli che le danno tanto conforto. Ho capito che per lei sono meglio le chiacchiere da bar dei fatti. Sa cosa le dico, va bene così, si tenga pure ben stretta le sue assurde convinzioni, le condivida con quei quattro matti che la seguono, personcine mediocri e arrabbiate come lei, basta guardare i loro e anche il suo profilo, quello che scrivete e postate nelle vostre bacheche per capire tante cose. In tutti questi anni ho avuto conferma che chi crede all' innocenza di quelle due luride merde, o è un disonesto o ha qualche tara, a volte anche entrambe le cose. Scemo, io ad averle dato retta e ad aver perso il mio tempo per lei. Ma sotto un certo punto di vista, la ringrazio, per risponderle ho avuto l' occasione per riguardare e rileggere le carte, quelle vere, è importante non dimenticare. Non dimenticare ciò che quei due sporchi assassini hanno fatto ai miei cari. Io non sono come mio padre, io non perdonerò mai quei due mostri e non perdonerò mai anche chi li ha difesi e chi li difende.”
Interessante poi questo: “Ma a che gioco sta giocando? Con me fa quella che vuole conoscere, che vuole sapere senza preconcetti, che non da niente per scontato....ma nei post del suo gruppo, banalizza e irride i documenti ufficiali che le passo, sfoggia con estrema sicurezza le sue convinzioni .... Convinzioni che lei attinge a piene mani da libri inutili e assurdi, scritti da personaggi cinici e grotteschi ... Come può credere che il libro della *** sia interessante ??? E' seriamente pieno di stupidaggini, almeno per le parti che lei ha postato e da lei, ovviamente presentati per verità assoluta. La *** non conosce quasi niente di questa storia, ne sono certo ... Ha assistito a 3 o 4 Udienze del processo a Milano, continuando, tra l' altro, ad alzarsi o per rilasciare interviste o per andare al bar con *****, altro personaggio da fumetto. Sono certo di sapere molto più della "criminologa" sull' argomento e molto più di parecchie altre persone che pensano di conoscerlo e che ci hanno scritto anche libri. Io non sarò laureato in psicologia forense, in criminologia e neanche in legge .... Ma ho seguito con molta attenzione ogni fase del processo, ho guardato negli occhi gli assassini, ogni testimone, ogni perito, ogni avvocato e ogni giudice, ho letto e guardato ogni documento, anche le immagini più dure .... Ho accompagnato mio padre all' interno dell' appartamento dopo il dissequestro ... Mi sembra di respirare ancora quell' aria, quell' odore di bruciato ... Ho visto il sangue di mia madre e di mia sorella sul pavimento, quello di Youseff intriso nel cuscino del divano ... Ho visto il suo berretto vicino a quello di Raffaella sul cassettone dietro al divano come il cartone di latte non ancora aperto sul piano della cucina .... Gli addobbi di Natale sul caminetto ... Frammenti di vita distrutti per sempre. Ma mi dica la verità ... Ma lei, mi crede veramente così stupido da aver accettato una verità artefatta come sostiene ? Il libro di mio padre ?? Si intitola Il perdono di Erba e credo che lo possa trovare in libreria ... Cosa vuol farne ? Vuole estrapolare alcuni passaggi e postarli ? Irriderli, darli in pasto alle critiche becere dei suoi compari ? Per me e' veramente un' enorme sofferenza sapere che c'è gente come lei che crede innocenti quei due assassini, che gli augura buone feste, che desidera andare a trovarli .... che li vorrebbe liberi ....Comprendo peró che e' nei suoi pieni diritti sostenere certe tesi anche se false e scrivere quello che vuole. Mi e' anche chiaro che lei non cambierà mai idea, quindi vorrei terminare qui la nostra corrispondenza inutile. Io continuerò a vigilare sul suo gruppo, affinché non vengano ulteriormente offese le memorie delle vittime e la nostra reputazione”.
Crescendo
E poi siamo in un continuo crescendo dei toni, tipo:
“Ma la smetta di farneticare .... Gli assassini sono Olindo e Rosa, non ci sono dubbi. Poi, non crede che se avessimo avuto qualche timore verso Azouz e la sua famiglia, per cominciare non avremmo certo tirato fuori il testamento di Raffaella ad esempio? Piuttosto lei è sicura di stare bene? Ma si rende conto delle cazzate che continua a postare sulla sua patetica pagina FB? Senza parlare dei filmatini con le intercettazioni ... veramente da ricovero coatto in psichiatria ...Ma non si rende conto che non se la caga nessuno? Anche gli appartenenti al suo gruppo, fatta eccezione dei soliti 5 o 6 psicopatici ....Ma cosa ne pensa suo marito del tempo che perde dietro a ste minchiate? Ma soprattutto dove crede di arrivare? Ci vuole ben altro per farsi notare dai media che continuare a postare e ripostare le tesi del tutto smentite dai fatti di Schembri, Torre e soci o le intercettazioni del quadrupede ecc. Si faccia notare, vada ad incatenarsi al tribunale di Como, denunci Frigerio per falsa testimonianza o Gallorini per abuso di potere ad esempio, se veramente è tanto convinta della loro innocenza ....”.
Ai fini di ciò che poi succederà, è molto importante questo scambio di messaggi:
19/03/13: “Come vuole. Già il fatto che non nutra più sospetti nei nostri confronti, almeno spero, é già molto per me. Buona serata.”
La mia risposta: “Le posso assicurare in tutta sincerità che assolutamente non ne nutro. Temo fortemente che siate stati pesantemente minacciati, quello sì e me ne dispiace veramente tanto, perché, da mamma, posso immaginare cosa vuol dire. Penso, ma non voglio essere presuntuosa, che sia possibile spiegare anche alcune vostre incertezze o anche inesattezze nel ricordare alcuni particolari. Vorrei vedere, dato quanto successo. Capisco anche perfettamente il vostro desiderio di non veder messi in piazza tutte le vostre questioni familiari più intime. Più che comprensibile, anzi! Proprio per ciò, sono preoccupata...”.
Potrei riportare decine e decine di altri messaggi, ma mi limito a concludere la carrellata con questi:
“Ma si rende conto di quanto siano assurde le sue congetture ? Sono tutte cazzate, i veri colpevoli sono in galera e sono Rosa e Olindo. Questo processo non potrà mai essere riaperto, e anche se lo fosse, darebbe sempre lo stesso risultato, anche se a difenderli arrivasse Perry Mason in persona, se ne faccia una ragione.
Anche oggi ho notato che ha scritto un sacco di roba, ma chi pensa che le legge realmente ?
Ma poi ha visto il livello dei suoi amici ?? una manica di sfigati leghisti o gattare disperate ....
Sa, spesso leggo quello che scrive e i vari commenti perché li trovo veramente esilaranti.
Ma suo marito cosa ne pensa di questa sua attività malsana ?
Le auguro una Buona Pasqua, con la sua famiglia e non davanti al computer a scrivere altre minchiate” .
A proposito del gazebo
“22/07/13: “Dai che le e' andata bene così, sarebbe stata sola in quel chiosco a prendersi un sacco di insulti ....Una goduria, infatti, io avevo cercato di convincere chi di dovere a farle fare quella mascherata, ma niente, non ci hanno voluto sentire .... Adesso infatti potrà fare la vittima, come sta del resto sta già facendo .... Lei e' prevedibile ....
Non ci scommetterei sul fatto che i media le daranno ascolto, però, se le va bene, magari un
articoletto sul Giornale online del solito Manti, o sul Giornale di Erba o addirittura sulla Provincia !! O Magari, un sogno che per lei si avvera, un bel servizio su Studio Aperto !!! Wow !!!”, riferito alla richiesta, ovviamente negata per motivi di “ordine pubblico” di poter fare un gazebo a Erba per far conoscere l’Associazione.
Così avevo risposto: “Siamo in un paese libero, volevamo solo fare opera di sensibilizzazione. Come è stato fatto molto prima della sentenza, si sono volute zittire tutte le voci fuori dal coro prestabilito. Vergognoso”.
E, puntuale, arriva: “non ho più alcuna intenzione di rispondere alle sue domande, lei è una povera cialtrona”.
“Mi levo dalle balle signora Paola, spero che questo sia un addio definitivo, per questo motivo, le chiedo cortesemente di lasciarmi/ci in pace, non mi coinvolga più direttamente nelle sue congetture.
Cancello il mio account ed istantaneamente spariranno tutti i miei post. Stia attenta, si guardi le spalle, in tanti stanno saltando addosso al boccone che con tanta fatica si era guadagnata e fra poco non le resteranno che le ossa. Buone vacanze, per un' ultima volta: ..... la mia "firma".
Messaggi che , in alcuni periodi, arrivavano anche da due suoi profili contemporaneamente.
“Chi cazzo può dare ancora credito ad un povero miserabile come *** ?? a giusto, lei e quegli psicopatici dei suoi amichetti, che l' avreste messo al rogo senza pensarci su due volte, solo perché extracomunitario, poi, visti i suoi "ripensamenti" è diventato, per voi, un santo ... che ipocrisia ...La smetta di denigrarci, la "generosità" della famiglia ... le auguro con tutto il cuore che sua figlia le porti a casa un bel tipino come Azouz, anzi, da questa sera pregherò perché avvenga ...La smetta anche di raccontare storie false su di noi, su rapporti in odore di mafia ecc. ai suoi adepti che esprimono qualche dubbio, si rende patetica”.
“sul fatto che lo facciate gratis non ci piove, anche perché chi pagherebbe per, scusi il termine, le minchiate che scrivete.
Sulle vostre presunte qualifiche, stenderei un velo pietoso ... lei, fino a ieri, se non ricordo male, vendeva mutande ...”.
Minacce?
“Non tiri troppo la corda, non approfitti della nostra comprensione ...”
“Mi spiace, ma per credere nella loro innocenza, o si ha qualche problema, psichiatrico, culturale ecc. o si è in malafede ... Non la voglio offendere, sinceramente ...”.
Poi, di fronte a delle mie considerazioni sulla pagina: 7/10/13 “Innanzi tutto, guardando questa foto, da cosa deduce che quelli sono abiti maschili ? Lei è una cialtrona.
Poi l' ultima sulla signora Valeria è veramente cattiva, mi auguro che il male che sta facendo un giorno le si rivolti contro !”
La mia risposta, questa volta un pochino risentita: “non mi sembrano certo femminili, guardi i pantaloni. per una volta, tolga i pregiudizi! quella su Valeria, come dice lei, risulta dall'autopsia. ma l'ha mai letta davvero? non credo. a questo punto non so chi siano i cialtroni”.
“Io l' avevo avvisata, non approfitti troppo della nostra comprensione, perché, come il sig. Frigerio e i suoi figli, molto probabilmente l' hanno persa, ... mi farà sapere ..., anche noi potremmo arrivare a perderla definitivamente e poi sarà lei a doversi preoccupare dell' immagine sua e della sua famiglia, perché la gente è stronza e ci vuole un attimo che le colpe di una madre e di una moglie si ripercuotano anche sulla figlia e sul marito ..”.
Di fronte al mio fargli notare che parevano minacce: “No, non le deve prendere come minacce, ma come informazioni, io, semplicemente, l'ho informata che potrà, prima o poi, rispondere di quello che in questi anni ha scritto ed io ho archiviato, probabilmente, dovrà anche rispondere di quello che altri hanno scritto, in veste di amministratrice della pagina FB e anche i suoi cari logicamente saranno investiti di questo brutto ritorno d' immagine, senza contare i costi che dovrà sostenere per difendersi in sede legale, ma lei è avvocato, quindi ...”
Poi: “Confuti un po' quel cazzo che vuole, sa cosa me ne frega ... Martedì ne parleranno ancora, io ho consigliato al giornalista che mi ha contattato di chiamare lei, in rappresentanza del suo gruppo di matti, gli ho anche mandato un po' di materiale per fargli capire il basso livello. Le confido che mi ha detto che volevano contattarla, ma che hanno avuto un veto sul vostro gruppo. La saluto”.
Risposta mia: “ma pensi, non lo sapevo......per forza, stiamo criticando il lavoro della difesa...Se potessero, verrei espulsa pure io in Tunisia”.
E lui: “Scherzavo, mi sono preso gioco di lei, non c'è nessun veto e non sanno neanche che esistete. Buone feste !”
28/04/14: Ma lasci perdere, lei è ridicola. Io non ho bisogno di leggere la sua scrittura per farmi un' idea su di lei.
Lei è una persona sola, probabilmente vive, come Olindo e Rosa in simbiosi con suo marito, ma nel senso che vivete sotto lo stesso tetto, mangiate insieme, andate, forse, in vacanza insieme e basta, potrei scommettere che non scopate da anni.
Siete soli, come erano soli Olindo e Rosa, era la solitudine che li univa, non l’ amore , perché l' amore era finito da anni, si è riacceso con il sangue di quella sera.
Lei all' inizio ha trovato in Olindo e Rosa delle analogie con la sua vita, comprensione nei loro confronti, la mal sopportazione dei vicini ecc.
Mi ricordo i primi nostri messaggi, lei non ne sapeva niente, eppure il nome del gruppo sin dall’ inizio è sempre stato lo stesso.
Lei prima li ha compresi, poi li ha assolti.
Quindi giù veleno e cattiverie nei confronti delle vittime, dei loro parenti degli inquirenti, per lei veri colpevoli della carcerazione di Olindo e Rosa.
Leggendola in questi anni ho visto il cambiamento, da semplice ammiratrice a vera e propria pasionaria della loro causa, fino alla consacrazione della sua pagina come PAGINA UFFICIALE, perché Olindo e Rosa ormai sono roba sua, lei è diventata la massima esperta dell’ argomento, ma nessuno le da retta e questo le da fastidio, la irrita, quindi giù veleno anche nei confronti dei loro avvocati che sono degli incapaci, perché se ci fosse stata LEI, il processo avrebbe avuto ben altro esito …
Anche a Pasqua, il 25 aprile, ogni domenica, a Natale, lei scrive su quella pagina. Da 3 o 4 anni quella pagina e la loro ridicola presunta innocenza è diventata la sua vita, per lei questa cosa, per assurdo, è diventata più importante che per me, che sono convinto della loro colpevolezza, ma le giuro che l’eventuale e non possibile, scoperta della loro innocenza, non cambierebbe niente nella mia vita che a fatica ho ricucito, non sull’ odio nei loro confronti, ma sull’ amore nei confronti dei miei cari, sull’ impegno professionale, sulla frequentazione di amici veri, in carne ed ossa, non su FB. Lei ha bisogno di aiuto.”
Poi arriva pure a darmi dell’idiota, della cialtrona, della pazza:
“lei è proprio una poveretta livorosa incazzata perché pensa di aver studiato bene la lezioncina ma nessun "professore" la vuole interrogare. Si crede di essere l' unica custode della sua verità, la vera esperta sulla Strage di Erba, ma da quello che scrive è facile capire che in realtà non sa un cazzo, come quelle studentelle che imparano le lezioncine a memoria ma poi non capiscono il senso di quello che hanno imparato. Continui a scrivere quel cazzo che vuole su quelle due merde infami, ma ci lasci stare, la smetta”.
Tutta la sua rabbia era scatenata semplicemente da post sulla pagina dove, in modo assolutamente civile, documenti alla mano, analizzavo alcuni aspetti poco chiari della vicenda.
““Lei è proprio una povera fallita... Carissima signora Pagliari ... Una laurea in legge, un tesserino da giornalista ... Per cosa ?
Ha aperto e chiuso una squallida merceria a Galbiate ... Ha tentato più volte inutilmente una carriera politica, adesso lavora a *** sognando la ribalta con un libro sulla strage di Erba, dando la colpa della sua non pubblicazione al solito fantomatico complotto ordito ai danni del quadrupede e non al semplice fatto che di quello che pensa una povera fallita di mezza età come lei non frega niente a nessuno, senza contare la mediocrità di come scrive, a proposito, quella specie di romanzo imbarazzante che ha scritto e che ha "pubblicizzato" l'hanno comprato almeno i suoi parenti ?
Le ripeto continui a scrivere le sue cazzate per quei quattro idioti che le danno retta, ma ci lasci stare, se ha studiato legge con maggiore impegno di quanto ha studiato le carte processuali dei 3 gradi di giudizio che hanno definitivamente condannato il quadrupede, dovrebbe sapere che in tutto ciò io e la mia famiglia eravamo poco più che degli spettatori e che i suoi beniamini sarebbero comunque stati condannati a prescindere dalle nostre convinzioni.
Infine il discorso del perdono lo lasci perdere, il suo livello culturale e morale è troppo basso per comprenderlo. Buona serata”
“P.s.: la diffido dal pubblicare i messaggi privati che le invio, anche se la fanno arrabbiare. Non sa come rispondermi da sola ? Ha bisogno dell'aiuto dei suoi amichetti ? Tra l'altro tutti leoni in branco ma pecorelle quando sono soli ...
Sono convinto che un giorno non molto lontano verrà a chiedere scusa a noi e ai signori Frigerio ...”
“01/07/15: “Bla bla bla..E della sindrome della fallita ?”
I servizi delle Iene sono la goccia che fa traboccare il vaso.
A seguito poi dei servizi delle Iene, arrivano altri messaggi:
29/05/18: “Ho parlato di fuochi d’ ARTIFICIO... e quando sarà capirà, la miccia è stata accesa e ci sarà chi e un po’ di gente inizierà a pagare per le cazzate che dice su di noi.”
A cui rispondevo: “Fossi in lei, ci andrei piano a parlare di fuochi...e di gente che inizierà a pagare”.
CASTAGNA: “Ho parlato di fuochi d’ ARTIFICIO... e quando sarà capirà, la miccia è stata accesa e ci sarà chi pagherà per lo spettacolo.”
“E le ricordo che lei come amministratore della pagina è responsabile di quello che viene scritto, al pari di un direttore di giornale. Se la querelassi lei sarebbe rovinata...”
“Mi fa una gran pena e rabbia... ma il giorno del giudizio si avvicina anche per lei, ci conti...”.
Si chiude, ma si querela.
Dopo aver subito ogni genere di insulto e di provocazione e diventando la pressione psicologica nei miei diretti confronti veramente eccessiva, nell’aprile del 2019 decidevo di chiudere la pagina facebook “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti”, sperando così di porre fine alla persecuzione, ma a fine agosto 2019 “I Castagna, a seguito del servizio de Le Iene sulla strage di Erba, sono stati destinatari di numerosi messaggi ingiuriosi e per tali ragioni hanno deciso di sporgere denuncia nei confronti di tutti coloro i quali li insultano e li accusano”. (https://www.tuttomotoriweb.com/2019/08/30/strage-erba-fratelli-castagna-denunciano-venti-persone/).
Ovviamente tra i venti fortunati c’ero pure io. Quindi a inizio novembre 2019 mi vedo notificare un avviso di conclusione delle indagini ai sensi dell’art. 415bis c.p.p. in ordine ai seguenti reati: “del reato p. e p. dagli art. 595 commi 2 e 3 c.p., perché quale amministratrice della pagina
Successivamente venivo sottoposta ad un’ora e 30 di interrogatorio, manco fossi stata la peggior delinquente. In merito alle frasi che mi venivano imputate chiarivo che
La cosa abbastanza strana è che, proprio di quelle frasi, avevo chiarito il significato, al di là di ogni dubbio interpretativo, direttamente con il sig. Beppe, che, ovviamente, aveva subito messaggiato:
29/05/18: “Cercherò, mi sforzerò di essere educato.
Le voglio però credere quali traffici potesse avere mio padre ? Il racket della segatura ? Delle madonnine di Lourdes ?
Mi illumini la prego, perché magari lei è a conoscenza di cose che io non so.
Comunque la dovrebbe smettere insieme alla banda di idioti che frequenta la sua pagina di
scrivere certe cose sul suo conto. Non la denuncio semplicemente perché so che è una poveretta e che probabilmente le farei solo un piacere.”
29/05/18: IO “Come sempre, lei fraintende”.
CASTAGNA: Sempre più dell'idea che il destinatario dell'atto di intimidazione fosse lui e non Azouz.”. “lui chi ?”
IO: “il defunto”.
CASTAGNA: “Sicuramente ho frainteso come al solito...Comunque dovrebbe farsene una ragione, mio padre era una brava persona.”
IO: “Appunto, non ho parlato di traffici loschi, ma di atti di intimidazione. C'è una bella differenza.”
Considerando la loro querela assolutamente pretestuosa e attuata al solo fine di darmi fastidio, come per altro più volte detto chiaramente in molti messaggi, decisi di sporgere a mia volta querela per stalking, non potendone veramente più, ma, ovviamente, la mia azione è stata immediatamente cestinata e destinata all’archiviazione.
E certo! Io posso prendermi per anni insulti veri e devo starmene buona e zitta, mentre altri possono scomodare i giudici per due frasi che non erano assolutamente offensive e di cui il significato era già stato ampiamente spiegato.
Davvero, si perde la fiducia nella Giustizia.
Sono consapevole di aver commesso un gravissimo reato nel pubblicare solo una minima parte di tutti i velenosi messaggi che ho ricevuto da quella persona nel corso degli anni, dal 2011 al 2019, ma credo che capire com’è realmente una persona possa solo far bene al trionfo della verità, anche circa una vicenda, quella appunto della strage di Erba, che è ben lontana dall’aver avuto Giustizia.
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