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Immagine del redattore Paola Annita Pagliari

Impedimenti II


Sapete voi quanti siano gl’impedimenti dirimenti?







Che vuol ch’io sappia d’impedimenti?





Error, conditio, votum, cognatio, crimen, Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis,…


Si piglia gioco di me? Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?




Dunque, se non sapete le cose, abbiate pazienza, e rimettetevi a chi le sa.



Orsù!...








Via, caro Renzo, non andate in collera, che son pronto a fare… tutto quello che dipende da me. Io, io vorrei vedervi contento; vi voglio bene io. Eh!... quando penso che stavate così bene; cosa vi mancava? V’è saltato il grillo di maritarvi…



Che discorsi del menga son questi, signor mio?





Dico per dire, abbiate pazienza, dico per dire. Vorrei vedervi contento



In somma…




In somma, figliuol caro, io non ci ho colpa; la legge non l’ho fatta io. E, prima di conchiudere un matrimonio, noi siam proprio obbligati a far molte e molte ricerche, per assicurarci che non ci siano impedimenti.



Ma via, mi dica una volta che impedimento è sopravvenuto?




Abbiate pazienza, non son cose da potersi decifrare così su due piedi. Non ci sarà niente, così spero; ma, non ostante, queste ricerche noi le dobbiam fare. Il testo è chiaro e lampante: antequam matrimonium


Le ho detto che non voglio latino





Ma bisogna pur che vi spieghi…







Ma non le ha già fatte queste ricerche?




Non le ho fatte tutte, come avrei dovuto, vi dico.



Perché non le ha fatte a tempo? perché dirmi che tutto era finito? perché aspettare…






Ecco! mi rimproverate la mia troppa bontà. Ho facilitato ogni cosa per servirvi più presto: ma… ma ora mi son venute… basta, so io.



E che vorrebbe ch’io facessi?






Che aveste pazienza per qualche giorno. Figliuol caro, qualche giorno non è poi l’eternità: abbiate pazienza.


Per quanto?




Siamo a buon porto, via, in quindici giorni cercherò,… procurerò…





Quindici giorni! oh questa sì ch’è nuova! S’è fatto tutto ciò che ha voluto lei; s’è fissato il giorno; il giorno arriva; e ora lei mi viene a dire che aspetti quindici giorni! Quindici…


via, via, non v’alterate, per amor del cielo. Vedrò, cercherò se, in una settimana…





E a Lucia che devo dire?




Ch’è stato un mio sbaglio.





E i discorsi del mondo?




Dite pure a tutti, che ho sbagliato io, per troppa furia, per troppo buon cuore: gettate tutta la colpa addosso a me. Posso parlar meglio? via, per una settimana.


E poi, non ci sarà più altri impedimenti?






Quando vi dico…






Ebbene: avrò pazienza per una settimana; ma ritenga bene che, passata questa, non m’appagherò più di chiacchiere. Intanto la riverisco


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