Sono in un gran casino!
Se Renzo si potesse mandare in pace con un bel no, via; ma vorrà delle ragioni; e cosa ho da rispondergli, per amor del cielo? E, e, e, anche costui è una testa: un agnello se nessun lo tocca, ma se uno vuol contraddirgli... ih! E poi, e poi, perduto dietro a quella Lucia, innamorato come... Ragazzacci, che, per non saper che fare, s’innamorano, voglion maritarsi, e non pensano ad altro; non si fanno carico de’ travagli in che mettono un povero galantuomo. Oh povero me! vedete se quelle due figuracce dovevan proprio piantarsi sulla mia strada, e prenderla con me! Che c’entro io? Son io che voglio maritarmi? Perché non son andati piuttosto a parlare... Oh vedete un poco: gran destino è il mio, che le cose a proposito mi vengan sempre in mente un momento dopo l’occasione. Se avessi pensato di suggerir loro che andassero a portar la loro imbasciata...Rodrigo del cavolo!
Non conosceva don Rodrigo che di vista e di fama, né aveva mai avuto che far con lui, altro che di toccare il petto col mento, e la terra con la punta del suo cappello, quelle poche volte che l’aveva incontrato per la strada. Gli era occorso di difendere, in più d’un’occasione, la riputazione di quel signore, contro coloro che, a bassa voce, sospirando, e alzando gli occhi al cielo, maledicevano qualche suo fatto: aveva detto cento volte ch’era un rispettabile cavaliere. Ma, in quel momento gli diede in cuor suo tutti que’ titoli che non aveva mai udito applicargli da altri, senza interrompere in fretta con un oibò.
Perpetua! Perpetua!
sto preparando tavola: sul tavolino, al luogo solito, il suo fiaschetto del vino prediletto
sono stravolto, è successa una cosa terribile
Misericordia! cos’ha, signor padrone?
Niente, niente
Come, niente? La vuol dare ad intendere a me? Lo capisco al volo che c’è qualcosa che non va! Qualche gran caso è avvenuto.
Oh, per amor del cielo! Quando dico niente, o è niente, o è cosa che non posso dire.
Che non può dir neppure a me? Chi si prenderà cura della sua salute? Chi le darà un parere?...Poi è stato lei che ha iniziato a messaggiare….
Ohimè! tacete, e non apparecchiate altro: datemi un bicchiere del mio vino, appena arrivo.
E lei mi vorrà sostenere che non ha niente! Per il vino, poi ne parliamo. Vediamo se se lo merita
Non metterti a fare la spiritosa che non è proprio il momento.
Vuol dunque ch’io sia costretta di domandar qua e là cosa sia accaduto al mio padrone?
Per amor del cielo! non fate pettegolezzi, non fate schiamazzi: ne va... ne va la vita!
La vita!
La vita.
Lei sa bene che, ogni volta che m’ha detto qualche cosa sinceramente, in confidenza, io non ho mai...
Brava! come quando...
signor padrone io le sono sempre stata affezionata; e, se ora voglio sapere, è per premura, perché vorrei poterla soccorrere, darle un buon parere, sollevarle l’animo...
ti ho detto di no, non posso
mi deve dire cos’è successo, altrimenti non la faccio entrare in canonica
giura di non fiatare…, ohimè, …, ohimè… Due amici di Rodrigo mi hanno aspettato mentre andavo al supermercato…Ma giura di non dire nulla, giura, per amor del cielo!
Delle sue! Oh che birbone! oh che soverchiatore! oh che uomo senza timor di Dio!
Volete tacere? o volete rovinarmi del tutto?
Oh! siam qui a chattare che nessun ci sente. Ma come farà, povero signor padrone?
Oh vedete, vedete che bei pareri mi sa dar costei! Viene a domandarmi come farò, come farò; quasi fosse lei nell’impiccio, e toccasse a me di levarnela.
Ma! io l’avrei bene il mio povero parere da darle; ma poi...
Ma poi, sentiamo.
.....continua
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